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Robotica educativa ed educazione ambientale: un esempio per la scuola primaria

Il 15 novembre 2018 è uscita la graduatoria nazionale stilata dall'INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione e Ricerca Innovativa) sugli esperti italiani di Robotica Educativa.

Lorenzo Cesaretti, responsabile tecnico della startup TALENT e della piattaforma WeTurtle è arrivato primo ed è stato selezionato per preparare due contributi da condividere con la comunità degli insegnanti italiani.

Anteprima articolo Robotica educativa ed educazione ambientale: un esempio per la scuola primaria

Il secondo contributo, dal titolo "Robotica Educativa ed Educazione Ambientale: un esempio per la scuola primaria" si può scaricare da questo link  alla piattaforma Coding e Robotica Educativa di INDIRE (a questo link trovate il primo contributo ideato da Lorenzo Cesaretti).

Riportiamo di seguito alcuni passaggi significativi del contributo.

 

Il progetto “Robotica Educativa ed Educazione Ambientale: un esempio per la scuola primaria” nasce durante l’anno scolastico 2017/2018 dall’incontro tra gli esperti della startup marchigiana TALENT (in questo caso specifico l’Ing. Lorenzo Cesaretti) e le insegnanti dell’I.C. Scocchera di Ancona (plesso Pietralacroce) Diana Paolucci e Cristina Tifi.

La stretta collaborazione tra le insegnanti e gli esperti esterni ha permesso di progettare delle attività che prevedessero l’uso della Robotica Educativa a supporto dello sviluppo e del potenziamento di una coscienza ambientale negli studenti. Infatti, come si può leggere dalle linee guida del Ministero dell'Ambiente per l'Educazione Ambientale.
"Dalla scuola dell'infanzia fino alla secondaria, tra i banchi di scuola si parlerà sempre di più di tutela del territorio e delle acque, di cambiamenti climatici, di biodiversità, si studierà come non sprecare cibo, come fare il riciclo dei materiali e la raccolta differenziata dei rifiuti, si affronterà la questione dell'inquinamento nelle città e su come migliorare la qualità della vita di chi le abita. Non lasciando tutti questi temi alle sensibilità dei singoli insegnanti, ma costruendo un progetto più ampio, con un orizzonte preciso: i nativi ambientali."
Questo contenuto descrive come sviluppare un percorso di Educazione Ambientale con l'uso di kit robotici come mediatori all’apprendimento e come elemento di motivazione nel perseguire e raggiungere gli obiettivi progettuali da parte degli studenti.

Abstract del contenuto

Nel contributo "Robotica educativa ed educazione ambientale: un esempio per la scuola primaria" (pubblicato su piattaforma INDIRE) l’Autore propone un percorso di alto profilo educativo ambientale mediante esperienze di Robotica Educativa validato con due classi quarte dell’I.C. Scocchera di Ancona. L’attività è stata progettata da esperti di TALENT, da ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche e da alcuni insegnanti.
Le metodologie sono state il project based learning e il cooperative learning. Gli studenti, divisi in gruppi di 3-4 soggetti, dopo aver approfondito varie tematiche ambientali (importanza della raccolta differenziata, salvaguardia dei boschi, etc.), con modalità brainstorming, hanno selezionato gli elementi, tratti da storie da loro prodotte, da “fondere” all’interno di un unico racconto di classe, drammatizzato, nell’ultima parte di progetto, con robot costruiti (grazie al kit Lego Wedo e Scratch) e capaci di interpretare i personaggi della storia. Per lo scenario si è usato un plastico costruito con materiali di recupero. Le lezioni tecnologiche sono state caratterizzate da un duplice stile di conduzione da parte del docente: nella prima fase le attività sono state più guidate, così da permettere l’acquisizione di autonomia nella gestione del robot; nella seconda fase è stato definito l’obiettivo da raggiungere (la drammatizzazione della storia con i robot) ed i gruppi sono stati liberi di sperimentare in modo creativo. Il progetto è stato infine presentato alle famiglie degli alunni.

La progressione didattica progettata, di facile attuazione, è connessa a specifici obiettivi contenuti nelle Indicazioni Nazionali: sviluppare l’osservazione delle trasformazioni ambientali, in particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo (SCIENZE); raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto, realizzare testi collettivi (ITALIANO); sperimentare strumenti per realizzare plastici (ARTE); creare istruzioni per controllare il comportamento di un robot (TECNOLOGIA). Il materiale conterrà anche strumenti di misura validati scientificamente.

Cosa serve per replicare l'esperienza

Disposizione dell’ambiente: realizzare uno open space con tavoli da lavoro utili a realizzare “isole” di lavoro cooperativo per ripensare la didattica utilizzando le tecnologie digitali e puntando allo sviluppo delle abilità creative come ambienti aperti e riconfigurabili che favoriscono anche la collaborazione e l’inclusione.

Materiali utilizzati

  • 7 kit Lego Wedo (versione 1.0) (in alternativa possibile: kit mBot)
  • 7 portatili con installato Scratch 2.0
  • Materiali di recupero per la costruzione del plastico
  • Colori a tempera, carta pesta per abbellire il plastico
  • Consumabili vari (fogli di carta, penne, matite)
  • LIM (utilizzata durante le fasi di brainstorming)

Valutazione

Correlati agli obiettivi:

  • Analisi dei programmi degli studenti, creati per la drammatizzazione delle storie (verifica dei costrutti come l’esecuzione sequenziale, ciclica e condizionata di istruzioni);
  • Somministrazione di questionari in ingresso e in uscita (aspettative/gradimento)
  • Schede di analisi sociometrica

Obiettivi formativi

  1. stimolare lo sviluppo delle competenze relative al pensiero computazionale, alle abilità costruttive, alla robotica e all’uso delle tecnologie digitali;
  2. migliorare la capacità di lavoro di gruppo;
  3. migliorare la capacità di comunicazione all’interno di un gruppo di lavoro;
  4. aumentare l’interesse verso le discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica)

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