Tempo di lettura/visione: 6 min
Consigliato per la fascia d'età: PRIMARIA
Il progetto è una proposta di lavoro attorno alle scale musicali maggiore e pentatonica. Il kit Makey Makey viene utilizzato per costruire degli strumenti in maniera creativa da parte del gruppo; in seguito gli studenti sono guidati ad analizzare brani musicali, a conoscere la struttura di base delle due scale e a utilizzarle per creare ed eseguire brevi composizioni musicali.
Disciplinari
Educazione musicale
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Pre-requisiti
Non è necessaria una conoscenza precedente in teoria musicale né in Scratch o sul kit Makey Makey.
Costruzione e programmazione degli strumenti musicali
Gli alunni sono divisi in piccoli gruppi (3-4 studenti). Se non è stato utilizzato in precedenza, l’insegnante dà alla classe le informazioni necessarie per far funzionare il kit e lascia che gli studenti svolgano semplici prove di funzionamento. Sul sito ufficiale di Makey Makey è presente un tutorial (in inglese) che descrive i primi passi da fare per conoscere il kit e alcuni suggerimenti applicativi.
Per sperimentare il kit, si possono utilizzare programmi già presenti nel sito di Scratch come quelli ai seguenti link:
Terminata la fase di costruzione, l’insegnante chiede agli alunni di programmare lo strumento in Scratch in modo che i tasti producano l’intera ottava della scala di Do maggiore (Do-Re-Mi-Fa-Sol-La-Si-Do). Scratch permette di associare ad ogni tasto della tastiera (corrispondente ad un tasto dello strumento) il timbro e l’altezza del suono. Nell'immagine sottostante sono mostrati i blocchetti necessari a programmare le note.
In alternativa, è possibile importare dei suoni campionati per personalizzare lo strumento andando oltre la galleria di Scratch. Nella sezione “Riferimenti e link” è indicato un sito da cui scaricare perfino le singole note di vari strumenti musicali in formato mp3. I file audio sono importabili nella cartella di Scratch “Suoni” -> “Carica un suono da un file” e possono essere modificati nell’editor di Scratch prima di creare il codice a blocchetti.
La scala musicale
Spiegare che la scala musicale è la successione di suoni ordinati secondo la loro altezza o frequenza e che diversi brani appartenenti a culture, luoghi ed epoche diversi utilizzano scale differenti. Si riproducono alcuni brani (che l’insegnante ha selezionato in precedenza) costruiti sulla scala maggiore e sulla pentatonica. La scala maggiore è usata in moltissime canzoni attuali di musica leggera, mentre per la scala pentatonica alcuni esempi sono indicati nella pagina di Wikipedia.
Dopo l’ascolto dei brani, chiedere agli studenti le loro impressioni: quale brano suona più familiare e quale più “esotico”? Da quali elementi musicali dipendono queste sensazioni (ritmo, gli strumenti, la lingua, la melodia…)?
Usando la LIM o il proiettore con cui visualizzare una mappa del mondo, gli alunni provano a indovinare la provenienza dei brani ascoltati riferiti a varie nazionalità; l’insegnante focalizza l’attenzione della classe sulla distinzione tra quelli basati sulla scala maggiore e sulla scala pentatonica. Aggiungere che esistono moltissime scale pentatoniche usate nelle culture musicali di vari popoli (clicca qui per un approfondimento).
La scala maggiore
Far ascoltare o suonare su uno strumento l’inizio di un breve motivo musicale basato sulla scala maggiore (es. una sigla di un cartone animato, una canzone tradizionale come Jingle Bells…) e lasciare ai gruppi del tempo per provare a completare il brano ascoltato “a orecchio” sul loro strumento. Quindi far esibire uno o più gruppi, eventualmente con l’accompagnamento di altri strumenti a percussione o melodici e decretare il gruppo che ha eseguito la melodia corretta.
Si può chiedere ai gruppi di ricercare sullo strumento ed eseguire altre melodie conosciute che possono essere eseguite utilizzando la scala maggiore.
Spiegare che la maggior parte della musica ascoltata in occidente si basa su scale maggiori o minori; esse sono composte da 7 note e hanno una struttura formata da una precisa distanza di toni o semitoni tra le note della scala. Riferendosi alla stessa scala di Do maggiore, portare l’attenzione degli studenti ad ascoltare le distanze di altezza tra le note e quindi formalizzare la struttura della scala maggiore, come nella figura seguente.
Si può decidere di far esplorare un’altra scala maggiore (es. Re maggiore): in questo caso si presenta alla classe la serie delle note comprese nell’ottava (Re-Mi-Fa#-Sol-La-Si-Do#-Re) e la si fa sperimentare sugli strumenti per arrivare a notare che la sequenza dei toni e semitoni è invariata per tutte le scale maggiori.
La scala pentatonica
Chiedere agli studenti di modificare le note negli strumenti scegliendo soltanto alcuni “tasti neri” del pianoforte visualizzato nel blocchetto di Scratch “suona nota … per … battute” (ad esempio Do#-Re#-Fa#-Sol#-La#) e farli sperimentare liberamente o in successione.
Spiegare che gran parte della musica che proviene dall’Asia orientale si basa su una scala differente, chiamata “scala pentatonica” perché formata solo da cinque note in ciascuna ottava. Esistono molte scale pentatoniche e tutte hanno in comune il fatto di comprendere 5 note nell’estensione di un’ottava.
L’insegnante può far ascoltare o, se ha familiarità con gli strumenti, eseguire l’inizio del brano tradizionale coreano “Arirang” (la partitura è scaricabile qui) o di altre melodie costruite su una pentatonica. Guidare gli studenti a creare la scala pentatonica a partire dalla scala di Do maggiore eliminando il quarto tono (Fa) e il settimo (Si) e in seguito mostrare la struttura della scala pentatonica come in questa figura.
Notare che una scala pentatonica maggiore è priva di intervalli di semitono tra i vari gradi.
Infine, assegnare ai gruppi il compito di creare una nuova melodia usando la scala pentatonica accompagnata da uno o più strumenti a piacere; al termine dell’attività ogni gruppo si esibisce di fronte al resto della classe.
L’alunno:
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