Chat-GPT a scuola? Riflessioni e domande aperte

Introduzione

Abbiamo sentito tanto parlare di Intelligenza Artificiale (AI) negli ultimi mesi, e ci siamo stupiti chattando con ChatGPT e generando immagini con DALL-E.
Alcuni giorni fa Elon Musk (insieme ad alcuni ricercatori e imprenditori) ha pubblicato una lettera proponendo una pausa di sei mesi per tutti i progetti di ricerca sul tema AI, e il Garante della Privacy in Italia ha chiesto a OpenAI di disabilitare l’accesso a ChatGPT a causa di una raccolta illecita di dati personali.

Ogni giorno ci sono nuove notizie e non è facile districarsi in un mondo sempre più complesso e ingarbugliato. L’AI porta con sé tanti benefici e tanti rischi, come ogni altra invenzione umana, ma è ormai evidente che i cittadini di un futuro molto prossimo avranno la possibilità e la necessità di collaborare quotidianamente con sistemi di questo tipo.

E in tutto questo, qual è il ruolo della scuola e del mondo dell’educazione?

Il DigComp 2.2 (qui la versione italiana) non lascia dubbi e pone l’accento sulle conoscenze, le competenze e le attitudini che i cittadini dovranno sviluppare per interagire con spirito critico con le nuove tecnologie emergenti, in particolare con quelle potenziate da AI. Navigando il documento si nota come ognuna delle 5 competenze (Information and data literacy, Communication and collaboration, Digital content creation, Safety, Problem solving) sia sempre caratterizzata da riferimenti all’AI.

Il 17 aprile alle 16.30 Lorenzo Cesaretti vi proporrà alcune riflessioni e alcune domande proprio su questi temi: sarà un momento per incontrarsi, dialogare e far emergere punti di vista differenti ma necessari per costruire percorsi educativi caratterizzati da utilizzo consapevole e ragionato dei sistemi AI.
Buona visione!