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Minecraft è un videogame ambientato in un mondo virtuale in cui è possibile costruire ambientazioni e fabbricare oggetti utilizzando blocchi cubici. Il mondo di Minecraft è complesso e interattivo: comprende un sistema ecologico, biomi naturali e principi fisici e chimici che offrono numerose opportunità per utilizzare il videogame come strumento didattico.
In questo articolo presentiamo alcune possibili connessioni tra Minecraft e l’apprendimento nelle discipline.
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Minecraft, un videogame (anche) per apprendere
Sono ormai passati molti anni da quando è cominciato a mutare il modo in cui i professionisti dell’educazione guardano ai videogame: tradizionalmente considerati soltanto un mezzo di intrattenimento mainstream, con il tempo si è rafforzata l’idea che in certe condizioni essi contengano possibilità interessanti per la didattica.
Nonostante lo sviluppo di sperimentazioni e prodotti progettati per questo fine, il videogame come strumento didattico fatica a entrare in classe. Molti videogame disponibili sul web, ad esempio, permettono esperienze di gioco limitate e di scarso valore per la didattica; a ciò si aggiungono le “barriere all’accesso” che rendono difficile l’adozione di un videogame didattico da parte degli insegnanti.
In questo scenario, Minecraft rappresenta un’alternativa come strumento integrativo alle didattiche tradizionali: il videogioco possiede molte potenzialità per l’acquisizione dei contenuti didattici in modo attivo, dato che gli studenti collaborano in un ambiente virtuale immersivo, aperto e dinamico.
Minecraft è un videogame sandbox e open-ended, termini che indicano i videogiochi che lasciano al giocatore grande libertà di esplorare e creare e che non hanno un obiettivo preciso da raggiungere.
Creato nel 2009 e pubblicato da Mojang (acquistata da Microsoft), ha una logica simile a quella LEGO: il giocatore può creare ambientazioni e produrre oggetti o materiali in un mondo 3D con una texture a cubi.
Anche se visivamente “squadrato” e un po’ rétro, questo mondo virtuale è modellato su quello reale e presenta una notevole complessità: contiene ecosistemi naturali (i biomi) con elementi morfologici come montagne e fiumi; esiste il ciclo giorno-notte; possono essere coltivate varietà di colture e allevati animali e valgono particolari principi della fisica e della chimica.
L’utilizzo didattico del gioco è emerso con l’uscita della versione Minecraft Education e con la condivisione tra gli utenti di tutorial, mappe e altre risorse per l’utilizzo didattico. Una caratteristica che rende il videogame molto versatile è la disponibilità delle mod, file creati che possono essere aggiunti al videogioco per introdurre nuove funzionalità, personaggi e ambientazioni.
Sempre più autori, insegnanti ed esperti sostengono che, con alla base una progettazione didattica opportuna, Minecraft può essere un valido strumento educativo da inserire in un percorso strutturato o utilizzato in un’esperienza di apprendimento a sé stante.
Di seguito presentiamo alcune possibili applicazioni del gioco alle discipline.
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La didattica delle discipline in Minecraft
Modelli biologici con i cubi
Un esempio per approfondire lo studio dell’anatomia è quello delle mappe che contengono il corpo umano o i singoli apparati ricostruiti con i cubi, ad esempio il sistema vascolare, digerente o respiratorio. Lo studente può ricostruire i sistemi studiati in classe, esplorarli dall’interno, renderli interattivi per simularne il funzionamento e affrontare sfide, ad esempio combattere virus e batteri annidati dentro l’organismo.
Ricreare sistemi ecologici ed economici
Minecraft è un ambiente ideale anche per lo studio degli ambienti naturali. Si possono esplorare i biomi, ecosistemi che comprendono specifiche combinazioni di clima, specie animali e vegetali che li abitano e altre proprietà del suolo; in Minecraft sono riprodotti ad esempio la foresta, il deserto, la taiga e la tundra. Questi ambienti sono creati attraverso il generatore di mappe con cui è possibile definire parametri come temperatura, umidità, altitudine e vegetazione presente.
In ogni ecosistema sono possibili azioni differenti. I terreni, entro certe condizioni, possono essere coltivati per produrre risorse. Gli animali possono essere allevati per la riproduzione e per ricavare generi alimentari. Ciò rende possibile, ad esempio, comprendere i compiti e le difficoltà nel gestire la coltivazione di un orto o nell’allevamento degli animali.
Grazie all’interazione complessa delle variabili, è poi possibile studiare i fattori che rendono le società e i sistemi economici sostenibili sul piano ambientale.
Simulare i fenomeni fisici e scientifici
Minecraft possiede una sua propria fisica che in parte si differenzia da quella del mondo reale, ad esempio per quanto riguarda la gravità degli oggetti; ciò apre alla possibilità di studiare le leggi fisiche operanti nel nostro mondo e in quelle del videogame e di modificarle, ma anche di riflettere sugli effetti che esse esercitano sulle cose.
Gli spazi e i blocchi disponibili consentono inoltre di creare simulazioni di processi fisici come i cambiamenti di stato della materia.
Nel videogioco si possono anche progettare e costruire circuiti elettrici attraverso l’utilizzo delle porte logiche, fino ad arrivare a simulare sistemi complessi alla base del funzionamento delle tecnologie digitali (come i generatori di impulsi) o per alimentare macchine progettate in modo originale dagli studenti.
La chimica di Minecraft
I processi di trasformazione dei materiali permessi in Minecraft lo rendono un ambiente interessante anche per riflettere sulla chimica che sta dietro queste trasformazioni. Nel videogioco il ferro e l’oro estratti dal terreno possono essere lavorati per produrre metalli puri; la sabbia attraverso il calore si trasforma in vetro; da grano, uova, latte e zucchero è possibile sfornare delle torte.
Con un po’ di creatività è perfino possibile ricostruire una tavola periodica degli elementi 3D in cui introdurre informazioni sulle proprietà chiave e sugli utilizzi di ciascun elemento. È perfino disponibile una mod disponibile gratuitamente chiamata “MineChem” che permette un’esplorazione più dettagliata degli elementi chimici.
La matematica
La struttura a cubi del videogioco lo rende naturalmente applicabile allo studio della Geometria (per studiare perimetri, superfici e volumi) e di altri concetti matematici come gli assi cartesiani e il calcolo algebrico: è necessario calcolare le quantità dei materiali nei processi di trasformazione, ed è anche possibile introdurre formule algebriche su libri e su altre superfici del gioco.
Studiare la geografia e progettare spazi urbani
Ogni mappa presenta una particolare distribuzione di montagne, colline, fiumi, laghi, mari e altri elementi morfologici. La geologia del gioco contiene l’ossidiana, la sabbia, i ciottoli e la ghiaia. Sono presenti minerali come diamanti, l’oro e il ferro che possono essere lavorati per produrre oggetti o trasformati; dall’argilla si possono ottenere mattoni. Con la complessità degli elementi in gioco, è possibile dunque studiare gli habitat, la morfologia e i concetti geologici.
In Minecraft è possibile lavorare con la Geografia: ad esempio, ricreare e navigare una mappa 3D della scuola, del quartiere o della propria città; oppure creare una città più accessibile a partire dalla progettazione degli ambienti naturali (alberi, parchi, fiumi) e di quelli antropici (edifici, strade) da inserire nello spazio urbano.
Il Governo danese nel 2014 ha rilasciato una mappa monumentale di tutta la Danimarca pensata per l’uso didattico nelle scuole, in particolare per l'insegnamento della Matematica, della lingua e della Geografia; una panoramica a volo d’uccello della città di Nakskov è visibile qui. Nel progetto “Block by Block” promosso dalle Nazioni Unite e lanciato nel 2012, agli utenti di Paesi in via di sviluppo è stato chiesto di riprogettare in modo partecipato gli spazi urbani in cui vivono con l’aiuto di Minecraft: un esempio è il progetto della slum di Kibera nella periferia di Nairobi, visibile a questo video; progetti simili sono stati realizzati in altri luoghi residenziali in tutto il mondo.
Ambientazioni 3D per la storia, l’arte e la narrazione
Grazie alla disponibilità di vari materiali per la costruzione e di utensili di lavoro, in Minecraft si possono ricostruire le città di civiltà antiche e luoghi di vita appartenenti a epoche passate, visitarli dall’interno o utilizzarli come ambientazioni per avventure e storie.
In Arte si possono ricreare monumenti (es. il Colosseo, un tempio greco, le piramidi) e architetture urbane per studiarne la struttura, gli spazi e le geometrie.
O, in Italiano, ridisegnare le ambientazioni di romanzi, racconti e fiabe per approfondire la comprensione delle storie studiate.
Un’applicazione di Minecraft per riflettere sulle immagini e sull’arte digitale è presente nel progetto Pixel Art.
Videogame come Minecraft rappresentano una risorsa didattica integrativa rispetto ad altri strumenti già entrati nella didattica.
Un punto di forza sta nel loro potere immersivo, la capacità far entrare lo studente a contatto con luoghi, storie, concetti e idee attraverso una modalità più coinvolgente. Essi presentano ambienti che consentono di progettare un’idea e darle forma attraverso oggetti virtuali, ovvero di essere creatori - e non solo spettatori - di un progetto personale. In terzo luogo, mettono a disposizione degli studenti un ambiente complesso e dinamico che permette di creare e riflettere su modelli simulati del mondo in forme collaborative.
Adattato da:
Short, D. (2012). Teaching scientific concepts using a virtual world – Minecraft, Teaching Science, 58(3).
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Tempo: 50 min
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