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L’11 febbraio si celebra la giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza e quale occasione migliore di questa per poter approfondire l’argomento?
“Il miglior profeta del futuro è il passato.” ~ Byron
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Se il futuro è la nostra destinazione, analizzare il passato fornisce degli strumenti utili per poter studiare il presente, allo stesso modo indagare il ruolo delle donne nelle STEM ci aiuta a capire il motivo della loro sottorappresentazione.
In passato, l'estensione dell'istruzione femminile variava a seconda della regione, del tempo e della cultura. Una cosa, tuttavia, è chiara: rispetto agli uomini, le attività accademiche e le libertà intellettuali delle donne sono state, se non completamente soppresse, costantemente inibite.
Con questo concetto in mente, seguimi in questa breve passeggiata nella storia delle donne nella scienza:
Volendo fornire dei dati, possiamo dire che non c'è dubbio che il numero di donne nei settori STEM sia aumentato dall'inizio degli anni '90, e per fortuna!
Secondo il National Center for Education Statistics (NCES), nel 2009 poco più di 140.000 donne si sono laureate con titoli STEM. Entro il 2016, quel numero è cresciuto fino a superare i 200.000, un aumento di quasi il 43% in soli 7 anni... se solo le suore del V secolo potessero vederci adesso!
Il presente è un grande dono perché può ispirarci a far aumentare ancora di più questi numeri e far diminuire il gender gap, e la responsabilità è proprio in mano agli insegnanti che nelle loro classi possono ispirare la futura generazione di donne a proseguire le carriere STEM, ma come fare?
Gli insegnanti hanno un grande potere ed anche una grande responsabilità, che è quella di educare le future generazioni, il modo più efficace per farlo sull’argomento è semplicemente affrontare le tematiche sulle materie STEM in classe; infatti, anche solamente parlandone è possibile dare la possibilità a più studentesse di sviluppare una passione per la matematica e le scienze.
Un’idea per incoraggiare più ragazze potrebbe essere fornendo:
In particolare, mi piacerebbe fornire degli spunti utili per aiutare gli insegnanti ad introdurre l’argomento in classe. Un’idea sarebbe quella di creare un virtual tour con un software molto potente e versatile come Thinglink.
Qui voglio riassumerti alcuni passaggi del progetto:
Se le donne non partecipassero nelle STEM, avremmo solo la metà delle capacità intellettuali, la metà dello spirito ed in definitiva, la metà del potenziale. Più voci femminili sono una necessità per arricchire il campo di nuove prospettive in un settore che risulta dominato dagli uomini.
Più che un obbligo, è un valore morale, perché pensa: man mano che più studentesse si renderanno conto dell’impatto che il loro lavoro avrà sull’ambiente sui diritti umani e molto altro ancora, il nostro mondo diventerà sicuramente un posto migliore.
In WeTurtleKids crediamo con tutto il cuore nella potenzialità dei bambini. Il nostro scopo non è solo sostenere le ragazze in STEM per raddoppiare la forza lavoro, ma crediamo che ogni bambino debba avere l’opportunità di proseguire i propri sogni in qualsiasi campo scelga. Continuiamo a sostenere i nostri studenti e ispiriamo le future generazioni di donne a prosperare nelle STEM.
TORNA AGLI ARTICOLIIl progetto dedicato ai bambini dai 7 ai 13 anni!
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